Competenze personali nel CV: Valorizza chi sei
Scritto da CVwizard, Team editoriale • Ultimo aggiornamento 29 maggio 2024

Competenze personali sul cv

Oltre alle esperienze professionali e formative, in un buon curriculum non devono mancare le competenze, che servono a indicare sia determinate conoscenze tecniche, applicabili in specifici ambiti lavorativi, sia qualità personali, utili nei più diversi settori. Il punto è: come sceglierle? Dove indicarle nel cv? E come renderle davvero efficaci per superare la selezione? In questo articolo rispondiamo a ogni domanda, con consigli pratici ed esempi, per chiarire ogni dubbio.

Competenze personali: che cosa sono?

Parlare di competenze personali può far pensare a un discorso molto generico. Di fatto il termine “competenza” è molto ampio ma, focalizzando l’attenzione su ciò che ci interessa (scrivere un curriculum vitae completo ed efficace), possiamo subito circoscrivere il campo.

In un CV ben fatto le competenze (indicate anche come skill, in inglese) indicano le conoscenze tecniche (hard skill) acquisite in un determinato ambito e quelle trasversali (soft skill) utili in ogni contesto lavorativo, e in genere più vicine alle inclinazioni o qualità personali.

In entrambe i casi, si tratta di caratteristiche che interessano datori di lavoro e recruiter perché hanno un valore pratico: rappresentano capacità che il candidato applica nel contesto lavorativo per svolgere le diverse mansioni professionali. Attestano cioè non tanto ciò che conosce in teoria, ma ciò che sa fare.

Di conseguenza, è corretto pensarle sempre come “competenze professionali”, e anche se non è obbligatorio inserirle nel cv , è più che ragionevole farlo. A patto di scegliere quelle giuste, inserirle nel posto giusto e presentarle in modo efficace. Vediamo come.

"Le competenze interessano datori di lavoro e recruiter perché rappresentano capacità che il candidato applica nel contesto lavorativo, attestando non tanto ciò che conosce in teoria, ma ciò che sa fare in pratica."

Come scegliere le competenze professionali da includere nel CV?

Ciascuno di noi, pensandoci un po’, può trovare una lista di competenze adatte al proprio curriculum. Ti piace collaborare con le altre persone e trovi sempre il modo per superare le tensioni per raggiungere, tutti insieme, il risultato? Vuol dire che disponi di ottime capacità relazionali e sei perfetto per lavorare in gruppo. Magari hai anche la capacità di non lasciarti sfuggire il minimo dettaglio e di lavorare con concentrazione assoluta.

Si tratta in entrambe i casi di qualità importantissime. Ma hanno un valore diverso a seconda del contesto: per team leader e project manager, lavoro di squadra e doti comunicativo-relazionali sono indispensabili, per un programmatore lo sono di più il focus e l’attenzione al dettaglio. Inoltre, lo spazio del curriculum è limitato e, come è bene fare per tutte le altre informazioni, occorre scegliere solo quelle funzionali alla candidatura. 

Leggi con attenzione la job description: è probabile che indichi proprio le competenze professionali necessarie, o che le competenze richieste siano facilmente deducibili dalla descrizione del ruolo. Dai un’occhiata anche al sito dell’azienda e individua le parole che qualificano le figure del team. Dopodiché, pensa a quali sono le capacità di cui disponi più utili a svolgere il lavoro.

Adottando questo criterio la selezione di skill da includere nel cv, che si tratti di competenze tecniche o trasversali, sarà molto semplice.     

Indicare le competenze nel CV: vantaggi

Inserire le tue competenze nel curriculum può essere vantaggioso per diversi motivi. Vediamone alcuni, oltre al vantaggio, già citato e fondamentale, di sottolineare le tue capacità pratiche:

  • permettono ai recruiter di vedere a colpo d’occhio alcuni dei tuoi punti di forza;
  • consentono di definire il tuo profilo in modo specifico, indicando in sintesi, ma con precisione, ciò che sai fare e anche come sai farlo;
  • riflettendo sia abilità tecniche che trasversali, forniscono un’idea di come sei come professionista e anche come persona.

Questi elementi, all’interno di un curriculum ben fatto, aggiungono valore, e possono rappresentare un ulteriore passo avanti per avanzare nella selezione.

Indicare le competenze nel CV: svantaggi

Possibile che le competenze professionali di un candidato possano rappresentare uno svantaggio agli occhi di recruiter e selezionatori?

Sì, se non sono funzionali al ruolo, se sono espresse in modo generico e approssimativo, o in lunghe liste senza un minimo di personalità, se non aggiungono alcuna informazione di rilievo rispetto alla formazione e alle esperienze professionali, oppure (ed è questo il caso peggiore), se non appartengono realmente al bagaglio di cui disponi. Il che, se può passare inosservato alla lettura del CV, non lo sarà in fase di colloquio: mentire non è mai una buona idea.

Le competenze più richieste sul mercato del lavoro 2024

Abbiamo  detto che le competenze professionali si suddividono fondamentalmente in tecniche e trasversali. Ce ne sono un’infinità sia di un tipo che dell’altro. Per non perdere l’orientamento, vediamo quali sono alcune delle più richieste nel mercato del lavoro di oggi, quelle che hanno la maggiore probabilità di attrarre l’attenzione dei recruiter.

Competenze tecniche (hard skill)

  • Programmazione e sviluppo software: è la competenza professionale numero uno in ambito tech e IT. Se ne disponi, difficilmente conoscerai inattività lavorativa, ma specifica sempre quali linguaggi usi e con quale livello di conoscenza.
  • Project management: indispensabile in ogni ambito che richiede la gestione di progetti ampi che coinvolgono più persone (dall’industria manifatturiera a quella delle costruzioni, dall’ambito culturale all’IT), presuppone capacità di pianificazione, ottimizzazione dei processi, analisi del rischio, rispetto del budget, leadership.
  • Ethical hacking: è la competenza professionale del momento, e lo sarà sempre di più nel futuro, quella che indica la capacità di occuparsi di sicurezza digitale, e presuppone capacità di gestione delle reti, del cloud, delle relative vulnerabilità, della conformità alle regolamentazioni nazionali e internazionali. 
  • Copywriting: trova applicazione in tutto l’ambito del marketing e della comunicazione in qualsiasi tipo di industria. Richiede, ovviamente, perfetta conoscenza della lingua in tutte le sue sfumature e capacità di scrittura (tecnica, creativa, in funzione SEO), ma anche di tutti i nuovi media, dai canali social ai podcast.
  • Lingue straniere: è vero che nel CV hanno in genere una sezione a parte, ma rientrano a tutti gli effetti tra le competenze professinali sempre più richieste in un mercato del lavoro, come l’attuale, interconnesso e globalizzato. L’inglese (needless to say!) è un must, ma i CV che includono la conoscenza approfondita di più lingue europee o extra-europea, come il cinese o l’arabo, possono letteralmente arrivare ovunque.        

Competenze trasversali (soft skill)

  • Comunicazione efficace: in nessun ambito si può prescindere dal comunicare, ma chi è in grado di farlo in modo chiaro e preciso, e al contempo autentico ed empatico, ha in genere anche la capacità di lavorare in squadra e doti di leadership. Una combinazione preziosissima. 
  • Gestione dello stress: negli ambienti in cui i ritmi di lavoro sono molto veloci, implicano grandi responsabilità, o sono particolarmente competitivi, gestire lo stress e mantenere alto il livello di energie e l’umore è una qualità indispensabile.
  • Gestione del tempo: il lavoro da remoto (che negli ultimi anni, in seguito all’emergenza pandemica, è diventato sempre più diffuso), richiede la capacità di gestire orari e calendario, quindi di rispettare consegne e scadenze anche al di fuori del contesto strutturato dell’ufficio, in modo autonomo.
  • Adattabilità: se un tempo i percorsi professionali erano numericamente più ridotti, ma più stabili e lineari, oggi è l’opposto. Bisogna essere adattabili, resilienti, capaci di affrontare il cambiamento e le novità.
  • Creatività a pensiero laterale: è ciò che in inglese si indica con l’espressione “out-of-the-box thinking”, ovvero la capacità di pensare in modo anti-convenzionale, originale. Sempre più richiesta in moltissimi contesti, aziendali e non, per trovare soluzioni innovative a problemi piccoli e grandi.

Dove inserire le competenze sul curriculum e come renderle efficaci: esempi pratici

Una volta individuate le competenze professionali che riflettono più autenticamente il tuo profilo e rispondono meglio al ruolo di tuo interesse, dove e come inserirle nel curriculum?

Per metterle bene in evidenza occorre una sezione dedicata, che naturalmente dovrà occupare uno spazio idoneo: non eccessivo, ma sufficiente per articolarle nel modo opportuno. In estrema sintesi ma con efficacia.

Per esempio, se ti stai candidando per un lavoro impiegatizio o amministrativo, che prevede attività di back-office ma anche rapporto con colleghi e utenti, anziché limitarti a scrivere “gestione del tempo e capacità comunicative”, puoi scrivere

"Ottima capacità di pianificazione e organizzazione, con pari attenzione al dettaglio e al rapporto con collaboratori e clienti"

Se ti stai candidando come social media manager, specifica le tue competenze tecniche ma apri anche uno spiraglio sulla tua personalità:

"Pianificazione strategica, analisi e monitoraggio KPI, ottimizzazione SEO, unite a pensiero creativo e intraprendenza (sempre sul pezzo!)".

Se vuoi lavorare in ambito sociale o sanitario, come OSS, educatore, infermiere, non dimenticare che le qualità umane sono importanti quanto le competenze specialistiche:

"Specializzato in disturbi dell’apprendimento (dislessia e ADHD), con naturale predisposizione all’ascolto attivo e all’accudimento".

Dettagli come questi possono davvero fare la differenza tra profili analoghi: non sottovalutarli.

Ciò detto, se il tuo CV è ricco di esperienze lavorative (e di altrettante competenze professionali), e non hai spazio per dilungarti, va bene ridurre tutto al minimo con un elenco puntato: purché sia esattamente funzionale al ruolo e purché indichi, per ogni voce, il livello di competenza. 

Parlare delle competenze durante un colloquio

Se il tuo CV ha fatto colpo, e il recruiter ti contatterà per approfondire la conoscenza, preparati a rispondere ad almeno una domanda sulle tue competenze professionali. Il colloquio serve a passare in rassegna ciò che hai raccontato nel curriculum e nella lettera di presentazione: lo conosci di certo, ma per non perdere il filo può essere utile predisporre una risposta, sintetica e concreta.

Per esempio, se ti viene chiesto di parlare delle tue competenze multi-tasking o di problem-solving, spiega come le hai acquisite, in quali contesti le hai applicate e con quali risultati.  

Come inserire le competenze sul cv usando CVwizard

Inserire le tue competenze sul cv usando CVwizard è semplicissimo: clicca sulla sezione “Capacità” e, nell’apposito campo, indica la tua competenza. Per inserire altre competenze sul CV clicca su “Aggiungi Capacità”. Niente di più intuitivo e immediato.

Ricapitolando

  • Inserire le competenze nel curriculum non è obbligatorio, ma può essere decisamente vantaggioso per avanzare nel processo di candidatura.
  • Le competenze si suddividono in tecniche (hard skill) e trasversali (soft skill), e riflettono sia le tue capacità pratiche che la tua personalità;
  • Nel curriculum, inserisci soltanto le competenze funzionali al ruolo e di cui realmente disponi;
  • Affinché attraggano l’attenzione dei recruiter, dedica alle competenze una sezione apposita e presentale in modo sintetico ma efficace.
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